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Origini del Cinema 3D

Storia del Cinema in 3D

Il cinema 3D inizia nel 1950, con il primo film a colori, dove viene proiettato in pellicola doppia con i filtri polarizzatori; negli anni '50 gli occhiali anaglifi di cartoncino vengono utilizzati per i fumetti.

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Per proiettare questi film erano necessari due proiettori sincronizzati e potevano avere una lunghezza limitata (1800 metri), quindi era necessario un intervallo durante la proiezione di ogni film.

Il primo declino del cinema 3D si presentò nel 1953 e le ragioni principali furono che: le due pellicole dovevano essere proiettate simultaneamente e quindi rimanere parallele anche dopo una riparazione eventuale, altrimenti si correva il rischio di perdere la sincronizzazione. A volte era quindi necessario l'impiego di due proiezionisti per un effetto sicuro di sincronizzazione.

Inoltre quando le pellicole andavano fuori sincro l'immagine causava affatticamento della vista e le immagini risultavano inguardabili.

Un altro motivo fu causato dall'incuria dei proiezionisti, anche ad anteprime dei film 3D, e fu così che i critici cinematografici ne accusarono la responsabilità di affaticamento della vista.

Dopo un momento di stasi il cinema 3D ricomparve con una serie di film stereoscopici, il successivo declino arrivò un anno dopo proprio per le identiche ragioni del primo insuccesso.

I film in 3D rimasero in disuso fino ai primi anni '60,  dove apparvero successivamente i film di serie B in anaglifo, l'inizio vero e proprio della seconda fase del cinema in 3D si deve allo stesso produttore che ha fece conoscere il cinema 3D degli anni '50.

Si utilizzarono così nuove tecnologie e i film stereoscopici, vennero stampati sulla medesima pellicola, dove in questo caso le due immagini parallele erano contenute nello spazio dello stesso frames, necessitando solamente di un unico proiettore dotato di lenti particolari.

La tecnologia definita "sopra e sotto", elimina l'impiego di due proiettori sincronizzati, e dà un'immagine panoramica anche se scura tuttavia risulta essere molto più sincronizzata rispetto al precedente.

In oltre vent'anni vennero prodotti oltre 30 film con questo nuovo sistema impiegando nello stesso tempo il formato panoramico e le immagini anamorfiche.

Trent' anni più tardi venne impiegato il formato 70 mm in proiezione e si iniziò a trasmettere documentari in 3D della durata di 20 minuti in su. Con questo sistema (Space-Vision), gli autori di cinema, rimasero colpiti da una sorta di "mania" dal 3D come quella degli anni '50 tale da iniziare a produrne diversi.

 

3dcinema.it

Portale dedicato al cinema 3D, con caratteristiche principali, origini e alcune curiosità.
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